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Celeste Maione scoscia a Campania Sport

Celeste Maione scoscia a Campania Sport

Celeste Maione, modella ed attrice napoletana di 25 anni, infatti, ha deciso di metter su proprio una bella squadra. E l'aggettivo non è una scelta casuale: la compagine sarà formata interamente da modelle ed attrici e si esibirà per beneficenza in tutto il suo splendore, solamente ricoperta da maglietta e calzoncini. Tra l'altro, la tenuta ufficiale sarà realizzata da una nota azienda specializzata nel settore e specificatamente conformata al corpo delle "atlete". La mascotte della squadra, una gattina molto seducente rivestita di rosa, colore sociale del club, che indossa scarpe con tacchi a spillo, fa già sognare i tifosi della squadra, che, ne siamo certi, non saranno pochi.

La società si chiamerà Internazionale, visto che lo scopo benefico ha unito le bandiere. Della squadra faranno infatti parte Saba, italiana doc di origine eritree, la bionda Milena Ratti, la fuoriclasse brasiliana Patricia Maia da Silva, Federica Martinelli, la centrocampista/attaccante Antonella Tramonte, l' ucraina Olga Palokha,le italiane Erika Invernizzi ed Elena Buongiorno, Ramona Tombini, Linda Giannino, Rossella Rambaldi, Lune, modella e indossatrice dell' Est, l'africana Portia, la russa Victoria Petrovskaya e l'ariete Rollen Caralde, Miss Filippine, che con il suo metro e ottanta, ed il suo 90-60-90, cercherà di aprire le difese avversarie. L'impresa non sarà semplice, perché le marcature saranno certamente asfissianti, visto che tra le prime partite in programma ci sarà quella con i consiglieri della Regione Lombardia. Decisamente meno fisica, almeno sulla carta, dovrebbe essere la partita che la vedrà contrapposta alla Seleçao Sacerdoti: ma non ci giureremmo, perché si sa, alla fine, in campo, per una vittoria, ci si dimentica di tutto, anche della fede.

Il pubblico, comunque, può starne certo, il piacere è assicurato, nei 90 minuti, ma soprattutto dopo: alla fine di tutte le partite, infatti, le ragazze hanno deciso di non sottrarsi al rituale dello scambio delle maglie. D'altronde, almeno per beneficenza, il fine giustifica i mezzi, mentre l'occhio vuole sempre la sua parte.

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